Nell’era in cui le sfide ambientali ci stringono in un abbraccio implacabile, la trasformazione della nostra percezione degli spostamenti e della mobilità sta emergendo come un trascendente poema epico del nostro tempo.
Nel panorama, in continua evoluzione, della mobilità sostenibile in Italia, il 7° Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility, presentato nel quadro dell’iniziativa dell’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility, offre un’interessante panoramica sui dati chiave relativi alla condivisione di veicoli. Questi dati mostrano un notevole aumento dell’adozione di servizi di mobilità condivisa e mettono in evidenza due approcci distinti: il bike sharing e il car sharing.
Il bike sharing sta emergendo come un pilastro della mobilità sostenibile in Italia, con una crescita impressionante nel 2022. Il numero di noleggi totali nel bike sharing è cresciuto del 41% rispetto al 2021, raggiungendo un totale di circa 49 milioni di viaggi. Questo dato supera ampiamente le cifre del 2019, con un aumento del 77%. Inoltre, il numero di chilometri percorsi dagli italiani a bordo di biciclette condivise ha sfiorato i 200 milioni, registrando un incremento del 46% rispetto al 2021.
Il bike sharing offre numerosi vantaggi, inclusa la promozione di uno stile di vita più sano e la riduzione del traffico nelle città. Questi servizi stanno diventando sempre più accessibili, con un aumento significativo del numero di servizi attivi nelle città italiane, passati da 190 nel 2021 a 211 nel 2022. Inoltre, il numero di biciclette a disposizione degli utenti è salito da 89.000 a 113.000, contribuendo a rendere questa forma di mobilità ancora più conveniente.
D’altra parte, il car sharing sta attraversando un cambiamento strutturale. Nel 2022, sono stati effettuati circa 6,1 milioni di viaggi in car sharing, segnando una crescita leggera rispetto al 2021, +7%. Ciò indica una trasformazione nel modello di business di questo servizio, che ora si rivolge a segmenti di utenza diversi rispetto al passato.
I dati relativi alla percorrenza dimostrano un leggero incremento: da 7,4 km/noleggio nel 2019 a 12,2 km/noleggio nel 2022. La durata media del noleggio è triplicato, passando da 32 minuti/noleggio a 109 minuti/noleggio. Tuttavia, c’è un aspetto critico da considerare: il numero di veicoli disponibili è diminuito da 5.400 auto nel 2021 a 4.600 auto nel 2022. Questa riduzione potrebbe innescare un circolo vizioso tra la scarsità di offerta e la riduzione della domanda.
Il passaggio alla mobilità elettrica non è solo una nota di cambiamento quantitativo, ma anche una danza tra core e settori adiacenti. La produzione di infrastrutture e il riciclo delle batterie si spostano verso nuovi orizzonti. Nel grande spartito della neutralità climatica nel 2050, il settore dei trasporti e la mobilità urbana giocano un ruolo chiave. La sinfonia della connessione tra i corridoi trans-europei e la mobilità urbana si fa sempre più potente e la relazione tra la crisi climatica e l’uso dell’auto potrebbe non essere immediata, ma se ascoltata attentamente, può rivelare idee di mercato sorprendenti.
Il quadro complessivo mostra che, se da un lato il bike sharing sta crescendo rapidamente, contribuendo a una maggiore sostenibilità, il car sharing sta affrontando sfide legate alla fornitura di veicoli. Tuttavia, con l’evolversi delle abitudini degli utenti e una maggiore consapevolezza ambientale, è possibile che il car sharing possa riemergere in futuro con nuovi modelli di business e soluzioni che si intersecano con il trasporto pubblico.
Si diffonde un nuovo concetto di servizio pubblico, che abbraccia la sostenibilità equa, assicurando a tutti le stesse opportunità. Nella danza di questi cambiamenti, in cui tmr muove i suoi passi da oltre vent’anni, la melodia della mobilità sostenibile si alza, trasformando la nostra comprensione del viaggio e aprendo nuove vie per un futuro più green, equo ed ecologico.