Le app mobile hanno reso davvero smart i nostri telefoni cellulari, permettendoci di avere tutti i nostri interessi a portata di dito: hanno cambiato totalmente la concezione della telefonia e, perché no, anche di intendere il web. Non serve più digitare un indirizzo o iniziare una ricerca su Google, per visitare il nostro sito preferito, sapere che tempo farà domani o a che ora arriverà il treno. Ormai è possibile scoprire tutto quello che ci serve sapere con pochissimi gesti.
Ma quali sono state le migliori app per i principali sistemi operativi mobile del 2014?
Iniziamo con le app più belle del 2014 per gli smartphone Android, con una lista stilata direttamente da Google: nell’elenco, composto da 63 app, troviamo al primo posto Wunderlist: To Do & Lista, un’app che permette di stilare liste e prendere appunti dal design accattivante. A seguire applicazioni famosissime come Shazam e Groupon, e altre meno conosciute come Luminosity, che permette di sfidare ed allenare il proprio cervello e Timehop, che offre la possibilità di rivivere i momenti più belli della nostra vita attraverso Facebook.
Qui è possibile vedere l’elenco completo
https://play.google.com/store/apps/collection/promotion_3000f13_best_of_2014
Scopriamo adesso le migliori app per gli apparecchi Apple: Replay Video Editor è stata eletta applicazione dell’anno, questa app gratuita permette di montare splendidi video, aggiungendo musica ed effetti di vario tipo in maniera gratuita, a seguire Peek – Brain Training, la quale, come Luminosity permette di allenare il cervello attraverso mini-giochi ed attività al modico prezzo di 4,49 al mese. Nell’elenco troviamo anche Babbel, Runtastic e, a sorpresa, La Treccani.
E per quanto riguarda Windows Phone? Nell’elenco figurano ai primi posti Gmail, utilissima per la gestione delle nostre email ovunque ci troviamo, One Drive app che permette di prendere appunti in maniera semplice e veloce, ma anche PrintHand, che permette di stampare direttamente dal nostro dispositivo mobile, i documenti salvati sul telefono.
